Antonio Savasta

antoniosavastaAntonio Savasta (Catania, 22 agosto 1874 – Napoli, 2 luglio 1959)


Studiò nel Conservatorio di Napoli con il M. Camillo De Nardis (armonia) e con Nicola d’Arienzo (contrappunto).

Mentre era al Conservatorio scrisse diverse composizioni per canto, per pianoforte e per orchestra.

Diplomatosi con ottima votazione, si stabilì definitivamente a Napoli dedicandosi all’insegnamento, durante la direzione di Martucci, vinse per concorso nel 1891 la cattedra di armonia complementare al Conservatorio, ottenendone la medaglia d’oro, per un Quintettoper pianoforte ed archi nella forma classica, eseguito dal Quintetto della Regina Madre alla R. Accademia di Santa Cecilia, alla presenza della Regina Elena.

Nel 1911 compose Vera, opera in 2 atti su libretto di G. B. De Seta, che fu rappresentata con molto successo al Teatro Massimo Bellini di Catania il 27 marzo 1913.

Dal 1926 al 1938 diresse il Conservatorio di Palermo.

Opere

  • Quintetto per pianoforte ed archi nella forma classica, 1891.
  • Vera, opera in 2 atti su libretto di G. B. De Seta, 1913.
  • Notturno : Per pianoforte Milano: G. Ricordi e C., 1916.
  • Scherzo per pianoforte: Op. 51. / Milano: G. Ricordi & C., c1916.
  • Galatea, opera in un atto, su libretto di G. De Stefano e G. Villaroel (Catania, T. Massimo, 21 aprile 1920).
  • Tre liriche : Canto e pianoforte. N 1. La Mia sera. N 2. Ultimo canto. . N 3. Con gli Angioli – Poesia di G. Pascoli Milano: G. Ricordi e C., 1920.
  • Alla Fonte : pezzo caratteristico per pianoforte / Raffaele Izzo, 1920.
  • Sinfonia
  • Ouverture
  • Suite
  • Jaunfrè Rudel, poema sinfonico.
  • Danza di colombina, Milano: Ed. Curci, 1951, Tip. La Musica Moderna